Il Mercurio





Cinabro da cui si ottiene il Mercurio

Un milione di anni fa all’incirca, dal Monte Amiata in Toscana (1734 metri) fuoriuscì un’enorme massa di roccia vulcanica. Dopo l’eruzione, una grande quantità d’acqua (ricca di Sali minerali) ad altissima temperatura s’infiltrò nel terreno depositando le sostanze in essa disciolte. Si formarono così dei ricchi giacimenti di Cinabro.


Sull’utilizzo del rosso cinabro, come pigmento pittorico, si hanno notizie fin dal 1500 a.C., in Cina.
Etruschi e Romani utilizzarono molto questa sostanza per ottenere il color vermiglio intenso. Venne poi in seguito inutilizzato per molto tempo, sostituito da altri materiali più semplici da reperire e preparare.

Nel 1848 un commerciante di lane in fuga da Grosseto dove si stava diffondendo il colera si imbattè in un pastore che utilizzava strane rocce rossastre per marcare le sue pecore. Raccolse alcuni sassi e li fece esaminare a Livorno. Scoperta la natura del minerale (da cui si ricava il Mercurio) e prevedendo la diffusione di strumenti a base di Mercurio, acquistò il diritto di scavo delle pietre rosse. Nacque così la miniera di Siele. Oltre alla miniera italiana i più importanti giacimenti si trovano ad Almadén in Spagna e a Idria in Slovenia.

Per ottenere il Mercurio si procede come segue:

  1. Si fa riscaldare fortemente il cinabro (HgS) in un forno ventilato.
  2. Così facendo avviene la reazione: HgS + O2 = Hg + SO2


Ricordiamo che:
Hg = Mercurio
S = Zolfo
O2 = Ossigeno
SO2 = Anidride solforosa



Il Mercurio è detto anche idrargirio (dal lat. Hydrargirium da cui la sigla Hg e dal gr. "argento e acqua" ossia argento vivo) ed è l’unico metallo liquido a temperatura ordinaria. La temperatura di solidificazione è -39°C, la temperatura di bollitura è 357°C. Anche a temperature normali emette vapori molto tossici (idrargirismo). Il mercurio è in grado di sciogliere molti metalli (sodio, stagno, rame, potassio, oro, argento) creando leghe particolari chiamate Amalgame. Viene conservato in recipienti di ferro (non amalgamabile dal Mercurio).
Gli usi del Mercurio sono vari:
Viene usato nei termometri, barometri, sfigmomanometri,coulombometri, pompe a diffusione e molti altri strumenti da laboratorio, scelto perché liquido, opaco e di alta densità. Tra i suoi impieghi in campo elettrico ed elettronico rientrano la realizzazione di interruttori, elettrodi, pile.

Il mercurio metallico è l’ingrediente principale degli amalgami mercurio-argento per uso odontoiatrico. La tossicità dell’amalgama è oggetto di controversia sin dall’introduzione; in tempi recenti è sempre più spesso sostituito dal polimetilmetacrilato.
Il cloruro mercuroso (noto anche come "calomelano" ottenuto scaldando il cloruro mercurico e mercurio) è stato usato tradizionalmente come diuretico, disinfettante locale e lassativo.
Il cloruro mercurico (o "sublimato corrosivo" ottenuto mediante il riscaldamento del mercurio in presenza di vapori di Cloro) era usato anch’esso come disinfettante, nonché nel trattamento della sifilide, anche se gli effetti collaterali erano tali da andare a confondersi con i sintomi della malattia stessa. Disinfettanti locali per uso esterno a base di sali di mercurio (ad esempio il "Mercurocromo") trovano ancora impiego in numerosi nazioni, benché in altre siano stati messi al bando.
Infine Il "Fulminato di Mercurio", ottenuto tramite il trattamento di mercurio con acido nitrico e alcool, viene usato come innesco per esplosivi ed esplode a percussione. Attualmente il fulminato di mercurio tende ad essere rimpiazzato da altri esplosivi primari con caratteristiche di minore tossicità e maggiore stabilità nel tempo: azoturo di piombo, stifnato di piombo e tetrazene.

Cinabro del Monte Amiatagocce di Mercurio

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